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Progetto
sperimentale di Muscoterapia per Anziani
Musicoterapeuta: Ferdinando Suvini
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1 - Organizzazione e metodo di lavoro |
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Il
progetto presentato anche se sperimentale e di breve durata
si propone come obiettivo di potersi integrare all’interno
delle attività Proposte dal Centro.
A questo scopo propongo:
di svolgere 2 incontri propedeutici di attività di MT
con le operatrici interessate;
di individuare gli utenti anche (se possibile) tramite somministrazione
di questionario agli utenti stessi;
Le Operatrici svolgeranno 8/12 incontri con gli utenti;
Alla fine di ogni incontro dovrà essere scritto un breve
protocollo o scheda di osservazione (elaborata assieme al MT)
A metà del percorso e alla fine del progetto sono previsti
incontri di Supervisione di 2 ore ciascuno.
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2
- Presentazione della Musicoterapia |
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Una
delle definizioni più note riguardo alla musicoterapia
è quella di Ken Bruscia, docente della cattedra di musicoterapia
alla Temple University:
La musicoterapia è un processo sistematico di intervento
ove il terapeuta aiuta il cliente a migliorare il proprio stato
di salute, utilizzando le esperienze musicali e le relazioni
che si sviluppano attraverso di esse come forze di cambiamento.
Questa definizione presenta i due elementi centrali dell’intervento
musicoterapeutico, l’esperienza musicale e la relazione
tra il paziente e il terapeuta. Nel lavoro con i suoi pazienti,
il musicoterapeuta utilizza questi due elementi, la musica e
la relazione, come una polarità dialettica nella quale
essi sono alternativamente figura e sfondo. In questo senso,
la musica può essere il medium tramite il quale si dà
la possibilità di una esperienza relazionale, ma nello
stesso tempo l’instaurarsi di una relazione tra paziente
e terapeuta diviene il campo entro il quale la musica assume
la sua funzione terapeutica.
La capacità di dare un senso agli eventi musicali nasce
in una fase precoce dello sviluppo del bambino, in un momento
nel quale egli non è ancora in grado di capire il significato
delle parole della madre, ma riesce a comunque a coglierne il
senso affettivo.
Questo iniziale scambio sonoro crea una trama nella quale è
fondamentale la ripetizione di suoni e intonazioni. L’interiorizzazione
dell’esperienza sonora primaria che nasce dal rapporto
tra madre e bambino diviene il modello di riferimento per la
comprensione e la creazione della maggior parte degli eventi
musicali.
Queste esperienze affettive si svolgono nel tempo, in un ritmo
nel quale si alternano momenti di tensione e di distensione,
in una curva temporale che Daniel Stern chiama trama temporale
del vissuto. L’esperienza affettiva nella vita di relazione
e in musica è trasmessa ed è condivisa sulla base
di una sintonia affettiva, che possiamo descrivere come una
regolazione del tempo, simile a quella che si ha tra musicisti
all'interno di un quartetto d’archi.
Alla luce di queste analogie tra struttura musicale e sviluppo
psicologico del bambino, la musica si presenta come la rappresentazione
della matrice originaria di tutte le forme simboliche di organizzazione
del tempo proprie delle vita umana.
Se noi torniamo per un attimo a ciò che abbiamo detto
riguardo alla musica, e cioè alla sua capacità
di riportarci al tempo mitico nel quale la voce della madre
non è ancora scandita dal succedersi di parole, e immaginiamo
quanto questo suono primordiale sia carico di significato, possiamo
immaginare come la musica usata a scopi terapeutici possa condurre
verso un nuovo senso, inaspettato.
Alla costruzione di un nuovo senso per l’essere rivolgiamo
la nostra attenzione di musicoterapeuti.
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3
- Contenuti breve Corso di aggiornamento sull’ improvvisazione
e sull’ ascolto |
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Il musicoterapista deve acquisire, durante
il percorso formativo, specifiche conoscenze e competenze sonoro/musicali,
trasversali rispetto a qualunque altra formazione musicale,
che consentano di proporre una pratica clinica fortemente caratterizzata
in tutte le sue fasi dalla presenza dell’elemento sonoro.
Questo avviene esplorando qualità umane del musicale
e musicali dell’uomo, scoprendo la natura del linguaggio
sonoro/musicale, analizzando come l’essere umano e la
musica si somigliano per comprendere con maggiore chiarezza
come e cosa i suoni esprimono, raccontano e determinano.
Il lavoro proposto propone di introdurre alcune riflessioni
sulla identità sonora e sulla musicalità, sulla
presenza del suono e della musica in musicoterapia con l’obiettivo
di iniziare ad individuare le conoscenze e le competenze che
permettono al mt di:
• Contattare musicalmente il paziente;
• Stimolare risposte musicali;
• Sviluppare capacità musicali e favorire libertà
espressiva e relazione s/m;
• Presentare e rielaborare ascolti musicali;
• Presentare e rielaborare attività di musica e
movimento;
• Descrivere e analizzare il linguaggio sonoro-musicale;
In particolare verranno esplorati i seguenti ambiti:
• Il corpo e la voce: la dimensione psico-corporea
come prima componente nell’espressione sonoro-musicale;
affrontare con consapevolezza il rapporto tra respirazione ed
emissione vocale
• Il corpo e gli strumenti: analisi delle relazioni tra
gesto e suono. Il corpo come strumento di espressione e comunicazione
sonoro-musicale. Quali strumenti musicali utilizziamo e come
li utilizziamo.
• L’improvvisazione sonoro-musicale. Esplorazione
ed analisi delle produzioni musicali estemporanee attraverso
un percorso che dalla libera espressione porti alla comunicazione
ed alla relazione con il suono e la musica.
• Ascolto. Sviluppo delle capacità percettive e
di decodifica del linguaggio musicale
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Obiettivi
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Approfondire la propria conoscenza e consapevolezza
psico-fisica coinvolta nella produzione sonoro-musicale;
Migliorare
le capacità e competenze di improvvisazione ed espressione
sonoro/musicale sia vocale che strumentale;
Aumentare
le capacità e competenze nella comunicazione e nella
relazione con particolare riferimento al linguaggio sonoro-musicale
Sviluppare
la capacità di analisi, lettura e decodifica del linguaggio
sonoro-musicale.
Approfondire
le capacità di ascolto e di ricezione del linguaggio
musicale.
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4
- Obiettivi generali della attività di musicoterapia con
gli anziani |
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A.
esprimere e comunicare gli stati psico-fisici (gesto e movimento),
gli stati emotivi e mentali utilizzando il linguaggio sonoro
musicale;
B. facilitare e promuovere una capacità di socializzazione
esterna al Centro;
C. incrementare la conoscenza e la consapevolezza di sé:
attivazione di memorie musicali;
D. promuovere un progetto di vita motivata dall’individuazione
di risorse e potenzialità ancora presenti;
Esempi di attività proposte
A. Improvvisazione sonoro-musicale
B. Sviluppare le capacità espressive e relazionali utilizzando
il linguaggio sonoro musicale favorendo il racconto delle proprie
sensazioni ed emozioni;
C. Ascolto musicale di brani musicali legati a vissuti particolarmente
significativi dei pazienti;
D. Musica e movimento; Musica e rilassamento; |
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- Necessità tecniche |
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Spazio
ampio e silenzioso con possibilità di lavoro a terra
Qualche strumento se possibile (bongos, cembali, triangoli,
maracas, etc)
Lettore cassette e CD
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